
La Sindrome di Tourette è una condizione che si presenta durante l’infanzia e che, talvolta, scompare con gli anni. Si manifesta piuttosto prepotentemente in chi la vive e può causare timore di stare con gli altri, di essere presi in giro o, nei casi più gravi, diventare vittima di bullismo. In passato le persone con la condizione Tourette potevano essere considerate come “possedute” a causa dei tic, delle frasi volgari o dei movimenti convulsi. Fortunatamente non viviamo più nel Medioevo e, grazie alla maggiore attenzione rivolta alle condizioni della mente, oggi si può dire che certi preconcetti e pregiudizi sono ormai superati.
Ma, per arrivare a questo, c’è stato bisogno dell’intuizione di alcuni studiosi e del continuo impegno di ricercatori e medici, che mettono al servizio del pubblico le proprie competenze e consentono alla società di approfondire e interiorizzare tematiche un tempo ignorate. Con questo articolo vogliamo far conoscere la storia dietro alcuni nomi, grandi e piccoli, che hanno contribuito a definire meglio la Sindrome di Tourette.
La Sindrome di Tourette prende il nome da questo medico francese vissuto nel corso dell’Ottocento. Georges Albert Édouard Brutus era allievo di J. M. Charcot, noto neurologo dell’epoca e direttore dell’ospedale Salpêtrière. Studiando e lavorando nell’istituto, il medico ebbe modo di svolgere ricerche e, nel 1885, descrisse per la prima volta i sintomi della Sindrome di Tourette. Nonostante una vita turbolenta, è grazie a lui che si è aperto un nuovo percorso di studio e approfondimento di questa condizione, che è stato molto utile ai ricercatori successivi.
Il professor Cardona è una figura contemporanea specializzata in Neuropsichiatria Infantile e, in particolare, nella Sindrome di Tourette. Ha pubblicato numerosi articoli e ricerche al riguardo e, negli anni, ha messo la sua esperienza e le sue abilità al servizio delle persone in difficoltà, diventando Presidente del Comitato Scientifico dell’associazione “Tourette Roma” e collaborando con altre realtà simili come l’AIST (Associazione Italiana Sindrome di Tourette).
Francesco Cardona è inoltre Dirigente Medico della UOC di Neuropsichiatria Infantile, presso l’Azienda Ospedaliera-Universitaria Policlinico Umberto I di Roma, e s’impegna spesso nell’organizzazione di workshop e convegni dedicati ai disturbi dello spettro autistico.
Ecco il suo sito ufficiale, dove è possibile contattarlo e approfondire la conoscenza della Tourette attraverso articoli interessanti:
Psicologa clinica e terapeuta cognitivo comportamentale, Jolande van de Griendt è una giovane studiosa che ha già contribuito enormemente all’approfondimento di una condizione che ancora oggi pone molti interrogativi.
Jolande van de Griendt ha collaborato alla realizzazione delle linee guida cliniche europee per il trattamento della Sindrome di Tourette e degli altri disturbi da tic, e ha inoltre sviluppato un protocollo per la gestione dei disordini legati ai tic e al controllo degli impulsi. Attualmente il testo è disponibile anche in edizione italiana con il titolo “I tic nei bambini”, e si sta dimostrando un valido aiuto per i terapeuti che seguono minori in difficoltà con un’età che varia dai 6 ai 13 anni.
Oltre alla sua presenza in workshop e la disponibilità a lezioni frontali dedicate al tema Sindrome di Tourette, ha pubblicato numerosi testi scientifici ed è stata intervistata in noti programmi radiofonici. Da menzionare anche che è membro del Comitato scientifico dell’associazione olandese della sindrome di Tourette e della European Society of the Study of Tourette Syndrome (ESSTS).
Circa due secoli fa ha dato un nome ad una condizione ignorata e malvista. Oggi, grazie agli studi di tanti professionisti come quelli appena citati, è possibile fare più chiarezza sulla Sindrome di Tourette e permettere così a chi ne soffre di ritrovare il benessere nella propria quotidianità.
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