bes didattica inclusiva

Sommario

BES: il significato

Con il termine BES, si indicano tutti quegli studenti che, durante il proprio percorso formativo, hanno bisogno di ricevere delle attenzioni particolari a causa di ragioni e situazioni diverse, a volte temporanee a volte permanenti, comprovate da una diagnosi medica, certificate da determinate entità, o riscontrate dallo stesso sistema scolastico. 

Suddivisione dei bisogni educativi speciali

Bisogni Educativi Speciali si possono suddividere in tre aree principali, che richiedono la stesura di un Piano Didattico Personalizzato e l’adozione di strategie differenziate: 

  • Disabilità motorie e cognitive: vengono certificate dal Sistema Sanitario Nazionale e prevedono oltre alla stesura di un Piano Didattico Personalizzato l’affiancamento all’alunno di un insegnante di sostegno  
  • Disturbi Evolutivi Specifici: attestati dal SSN, si suddividono in Disturbi dell’Apprendimento (dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia) e in ADHD (deficit dell’attenzione e iperattività) 
  • Difficoltà legate al contesto linguistico, culturare o socio-economicoriscontrate dai servizi sociali o rilevate dallo stesso sistema scolastico, si tratta di problematiche comportamentali e relazionali, oppure di ostacoli legati alla mancata comprensione della lingua e della cultura italiana.  

Tra i BES rientrano anche i DAADisturbi Aspecifici dell’Apprendimento, caratterizzati tipicamente da capacità cognitive sotto alla media o correlati a patologie particolari, sensoriali (come la sordità), neurologiche (come l’epilessia), genetiche (Sindrome di Down e di Williams), organiche (come l’ipotiroidismo), psicologiche. 

La didattica inclusiva: definizione e obiettivi

Già a partire dagli anni ’90 inizia a farsi sentire in Italia il desiderio di creare una didattica inclusivacapace di garantire a chi ha bisogni educativi speciali le stesse possibilità di apprendimento dei propri compagni, difendendone e celebrandone allo stesso tempo la diversità. Questa esigenza si fa sempre più pressante, a causa di una società ogni giorno più variegata e sfaccettata, composta da soggetti che faticano a sentirsi accolti dalla società stessa e, nel caso specifico, dall’entità scolastica. 

Così, nel 2017, viene pubblicato il Decreto Inclusione, volto a favorire l’integrazione degli alunni disabili all’interno del percorso scolastico. Il testo subisce modifiche sostanziali nel 2019 e il concetto di integrazione si trasforma in concetto di inclusione: gli obiettivi si ampliano, si evolvono, e non sono più strettamente destinati all’alunno con discapacità ma all’intero gruppo studentesco, che deve essere coinvolto nel processo di integrazione, e che può trovare nel contatto con la diversità un importante stimolo di crescita personale. 

Pertanto, la didattica inclusiva si prefigge i seguenti obiettivi:  

  • garantire agli individui con bisogni educativi speciali di accedere all’istruzione in modo equo, attraverso dei meccanismi di supporto mirati 
  • esaltare ed onorare la diversità, vista come valore aggiunto e non come un motivo di stigmatizzazione 
  • promuovere l’indipendenza e l’autoconsapevolezza degli alunni, e responsabilizzarli 

Strumenti e strategie al servizio della didattica inclusiva

Per portare a compimento gli obiettivi in maniera efficace, sono stati messi a servizio della didattica inclusiva molti strumenti e strategie: da specifici approcci educativi, all’ausilio della tecnologia, all’introduzione di metodologie innovative, che stravolgono il concetto di insegnamento tradizionale 

Ecco una panoramica più dettagliata. 

Approcci educativi e metodologie: 

Impiego della tecnologia: 

  • LIM (Lavagna Interattiva Multimediale)per una maggiore partecipazione e coinvolgimento degli allievi durante le lezioni 
  • sintetizzatori vocali, programmi di video-scrittura, OCR (riconoscimento ottico dei caratteri), riconoscimento vocale, Ebook ed audiolibri. Sono strumenti molto utili per facilitare le operazioni di lettura e di scrittura, adatti quindi a chi, per esempio, è disortografico, o dislessico 
  • programmi per l’annotazione dei file PDF e per la creazione di mappe mentali. Adeguati per semplificare la comprensione testuale, e quindi perfetti per chi è interessato da DSA 
  • tecnologie al servizio della matematica, come calcolatrici parlanti, che esprimono a parole i calcoli che si stanno effettuando 
  • tecnologie al servizio delle lingue straniere, come i dizionari elettronici 

Questi ausili risultano efficaci soltanto quando applicati da un corpo docente preparato e consapevole: pertanto, la didattica inclusiva prevede anche l’apprendimento da parte degli insegnanti di competenze specifiche, di una formazione e di un aggiornamento costanti, per riuscire ad affrontare ogni scenario attraverso la strategia adeguata. 

Considerazione finale sui bisogni Educativi Speciali e la didattica inclusiva

La didattica inclusiva contribuisce alla creazione di una società dove la disuguaglianza viene annullata, la parità promossa, e la diversità viene vista sempre meno come un punto di debolezza da sopprimere e da guardare con sospetto, e sempre più come una condizione a cui rivolgersi con sguardo curioso e aperto, consapevoli che da essa si possa apprendere molto e crescere come individui. 

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